Un singolare viaggio d’istruzione
I modi per imparare sono tanti, lo sappiamo bene noi insegnanti! Sicuramente il migliore è quello di chi apprende dall’esperienza. Così è stato per la classe 4° A del Liceo artistico Apolloni che ha concluso il progetto Bosnia: un paese aldilà del mare con un viaggio d’istruzione veramente singolare. Dal 17 al 22 Aprile, insieme a due classi del liceo Nolfi, agli insegnanti delle due scuole, al sindaco Seri del comune di Fano, all’assessore alla Memoria Mascarin, ed infine ai volontari dell’associazione Lutva, veri esperti di Bosina, i nostri alunni hanno attraversato Mostar, Sarajevo, Srebrenica e Tuzla . Il viaggio ha fatto sosta nei luoghi più significativi della tragica guerra che ha sconvolto i Balcani tra il 1992 e il 1995. I ragazzi non erano ancora nati all’epoca, non conobbero quella guerra attraverso le drammatiche immagini che ci giungevano in tv, ma visitando quei luoghi ed ascoltando diversi testimoni, hanno sicuramente imparato che la guerra non è mai uno strumento per risolvere i conflitti, che le guerre di religione non esistono, che le guerre vengono decise a tavolino per questioni di potere politico ed economico, che i mass media sono potenti manipolatori delle coscienze. Naturalmente le tracce del passato si mescolano oggi con gli effetti della ricostruzione nella splendida e multiculturale Sarajevo, con la magia balcanica dei boschi e dei numerosi corsi d’acqua che la attraversano, con i ritmi sonnolenti dei locali dove si mescolano piacevolmente insieme parole e caffe turco, con la musica delle birrerie notturne.
Un viaggio e un progetto che non conoscono la parola fine, sia per i contatti stabiliti tra Comune di Fano, Memo e biblioteca di Sarajevo (la stessa che durante l’ assedio alla città bruciò ininterrottamente per tre giorni e tre notti, oggi splendidamente ricostruita e popolata anche da quei libri che i sarajevesi, incuranti dei cecchini e dei bombardamenti riuscirono a mettere in salvo) sia per le emozioni indelebili che ha saputo suscitare in tutti noi.