Chi di noi, almeno da bambino, non è rimasto affascinato dal volteggiare di una giostra? Con i suoi colori e musiche ci faceva sognare, calandoci in una dimensione fantastica, dove potevamo essere principesse, fate, cavalieri o piloti…Con i nostri occhi, pieni di meraviglia, riuscivamo a vedere oltre e a sentirci altrove intraprendendo un viaggio che attraversava la nostra mente. Ancora oggi, di fronte a questo oggetto così evocativo, la fantasia prende forma grazie alla creatività e con le proprie mani, Giulia inizia a tracciare segni e forme con la matita, fino a riempire tutto il foglio. Ma i fogli non bastano, si moltiplicano e si animano…ecco delinearsi una carrozza, o meglio, un tendone, un palco o qualcosa di simile…c’è qualcuno là dentro? sembra di udire dei passi, un fruscìo di stoffe, abiti preziosi, un tintinnìo di collane e finalmente si vede sfavillare una corona. Emerge dall’oscurità una teoria di personaggi: la regina, il re, la dama di compagnia, la principessa, il giullare, il cavaliere, il maggiordomo e il musico. Stoffe vere e morbide capigliature di lana affiorano dai disegni. Alcuni di loro conquistano la terza dimensione grazie alla maestrìa di Giulia, che plasma l’argilla forgiando le teste, poi le dipinge, le contorna di fili di lana e le abbellisce con occhi vitrei in cui si coglie un’espressione diversa a seconda della posizione del capo.
Abiti singolari, dalle fantasie bizzarre, dagli accostamenti arditi e originalissimi rivestono i freddi corpi metallici che iniziano poi a roteare. La danza, richiama l’attenzione dei bozzetti rimasti sul tavolo, i quali uniscono le loro forze per sostenersi e mettersi in piedi, appendendosi al filo del tendone. Le quinte si aprono…. lo spettacolo può cominciare…
E.B.