Una visita abituale quella dei nostri studenti alla Biennale di Architettura di Venezia, che si è svolta anche quest’anno per rinsaldare il legame tra formazione scolastica, mondo del lavoro e ricerca architettonica. Le classi Terze, Quarte e Quinte degli indirizzi di Architettura e Ambiente e Design dell’Arredamento, hanno visitato l’esposizione internazionale dedicata all’architettura, curata da Alejandro Aravena, che concepisce e organizza questa quindicesima edizione come una macchina del desiderio. Le parole di Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, ci fanno capire il grande valore formativo della manifestazione e della partecipazione al dibattito contemporaneo sui temi dell’architettura:
“Ci interessa l’architettura come strumento desiderato di self-government, come strumento di una civiltà umanistica, non in grazia di uno stile formale, ma come evidenza della capacità dell’uomo di essere padrone dei propri destini. L’architettura in azione come strumento della vita sociale e politica, dove ci si chiede di coniugare a un più alto livello l’agire privato e le pubbliche conseguenze”.
Prima di raggiungere Venezia e visitare i Padiglioni Internazionali e poi l’Arsenale, gli studenti hanno partecipato ad una lezione introduttiva, che si è tenuta in aula magna a cura del professore di Storia dell’Arte Stefano Marchegiani. Hanno accompagnato il gruppo i docenti Ubaldo Corsini, Antonio Feligiotti, Giovanni Ferri, Simone Spadoni, Lucia Mazzanti, Cristina Valletta.