Buona lettura!
Chi era? Stirner viene riconosciuto come caposaldo dell’anarchia individualista, quando studiò a Berlino venne influenzato dalle idee di Hegel, nella sua opera più importante (L’unico e la sua proprietà)scritta nel 1844 in cui sottolinea che l’ndividuo granzie alla sua volotà non ha bisognio di nessuna forma d’autorità o di collettività. Morì a Berlino all’ età di 55 in povertà. – RIASSUNTO L’unico e la sua proprietà è un libro di filosofia politica molto affascinante con ottimi spunti d’interesse e di riflessioni dove l’autore(MAX STIRNER) affronta l’anarchia del singolo individuo che deve cercare di prendere conoscenza e coscienza così da non essere più in catene da concetti illusori: chiesa, istituzioni e partiti e ritroviamo ciò in una citazione dell’opera dove dice “finché l’uomo è coinvolto nel meccanismo del mondo e prigioniero è prigioniero dei suoi legami col mondo ”così L’unico deve raggiungere individualmente senza essere condizionato da nessuno la sua libertà così da spezzare le catene sociali. Per l’autore ciò che rende prigioniero l’uomo è la società e le istituzioni che sono basate sulle idee astratte e queste vanno a schiacciare il singolo e la sua unicità.¨
OPINIONE PERSONALE (Di Michele Serfilippi)
il testo è una feroce critica a Feuerbach e al suo umanesimo astratto, come testo lo trovato ricco di fascino e di bellezza descrittiva l’autore è molto diretto sui concetti chiave pur essendo un libro di filosofia, lo letto più di una volta e ha sempre qualcosa di nuovo da comunicare sono 428 pagine l’una piu’ bella dell’altra ed è veramente entusiasmante come lettura, l’edizione che consiglio è quella della collana Adelphi di cui la traduzione lo trovata molto coerente ma anche le altre case editrici sono molto belle.