Il 5 marzo scorso, presso i locali del Centro Pastorale Diocesano di Fano, è andata in scena una replica dello spettacolo Die Mauer della compagnia Teatro Civile di Marco Cortesi e Mara Moschini. Era il 9 novembre del 1989 quando il protagonista di questo spettacolo teatrale crollò. Con lui se ne andava il simbolo di quella guerra fredda che aveva diviso letteralmente in due il mondo e le vite di molte persone. L’indomani mattina i giornali titolavano “La storia è finita”. Ma come iniziò questa storia? E come si può raccontare la storia di un muro fatto di cemento armato senza annoiare gli animi degli spettatori presenti in sala? Il cemento è un materiale molto interessante per chi di noi studia la tecnologia dei materiali ma, diciamocelo, è freddo e non parla. E allora il racconto che Marco e Mara fanno del nostro protagonista, si tinge di colore e calore, attraverso le testimonianze di chi ha vissuto con coraggio e dolore quei tempi. Attraverso un sapiente uso della parola gli attori ci portano ad immaginare un giovane ragazzo innamorato, un mutilato fiducioso dell’industria metalmeccanica tedesca e dei suoi autobus, un professore di matematica che disegna la vita con linee tratteggiate e un giovane giornalista italiano che fa domande provvidenziali e inopportune. Tutte storie vere magistralmente narrate dagli attori che in scena non hanno portato niente altro che sé stessi, le loro parole, italiane e tedesche, e i suoni delle tracce audio originali. La storia del Muro di Berlino era finita quel 9 novembre di trenta anni fa, e quei nie wieder ponevano fine a tutto ciò che il ‘900 aveva rappresentato, mostrando al mondo gli orrori e i dolori che la divisione aveva causato. Ma la storia non finisce qui e ancora oggi a 30 anni di distanza da quegli eventi, lo spettacolo ci fa riflettere sui muri contemporanei tra Israele e Palestina, tra USA e Messico, a Cipro come in Ungheria alle porte della nostra casa, l’Europa, sulle divisioni mai sanate, sulle nuove guerre e nuovi equilibri di potere. Come sempre Mara e Marco attraverso il racconto di storie di persone vere, normali, ordinarie, ci accompagnano nella nostra stessa mente, nella nostra personale sensibilità, risvegliandola come solo dei grandi artisti sanno fare, compiendo insieme ai protagonisti delle loro storie un’azione straordinaria, quella di scuotere le nostre coscienze.
Tutti noi siamo ciò che facciamo e a volte, se lo vogliamo, parafrasando il poeta, delle nostre vite siamo in grado di fare delle opere d’arte. Un ringraziamento particolare alla classe 4^A Apolloni che, grazie al progetto di illustrazione di Quaderni Etici di Docenti Senza Frontiere Onlus, ha reso possibile al nostro Istituto godere di una replica tutta per noi dello spettacolo. Le illustrazioni dei quaderni etici di DSF veicolano processi di informazione e sensibilizzazione su temi di rispetto dell’ambiente, razzismo, diritti umani e promuovono l’educazione alla cittadinanza globale. Il tema di quest’anno è proprio la ricorrenza dei trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e molti ragazzi di 4^A, dopo la visione dello spettacolo, hanno nuove immagini, spunti e suggestioni a cui ispirarsi.
Un doveroso ringraziamento anche alla Curia di Fano che ha messo a disposizione la sala.
Prof.ssa Paola Mancini
Alcuni commenti dei partecipanti:
Il tema dello spettacolo il Muro è stato uno dei temi storici più attuali che abbiamo affrontato in questo ultimo anno. Gli attori sono riusciti a portare in scena uno spettacolo pieno di significati che toccava diverse tematiche sociali del passato e del presente. L’assenza di scenografia faceva ricadere l’attenzione sui suoni usati per ricreare l’atmosfera degli episodi raccontati.
Gli attori sono stati super-coinvolgenti. Basti pensare che l’intera sala, nonostante fosse composta da noi ragazzi, era completamente attenta. La prima parte dello spettacolo è stata davvero commovente. Prezioso è stato l’incoraggiamento finale rivolto a noi giovani. Infinita gratitudine. Bravissimi!
L’incontro è stato decisamente interessante. Con la scuola ho partecipato spesso a incontri noiosi, poco interessanti ma questo è stato come vedere un film. Mi coinvolgeva, mi sentivo partecipe di quello che succedeva. E’ stato oltre che interessante, commovente. Non ne sapevo quasi nulla del muro di Berlino e ora la mia conoscenza si è ampliata. Auguro il meglio ai creatori e agli organizzatori di questo incontro. Grazie Grazie Grazie!
Le storie narrate sono rimaste impressionate nella memoria!