Mercoledì 29 maggio 2024 presso la Sala Pierangeli di Pesaro, sede del Consiglio Provinciale di Pesaro e Urbino, si svolgerà la Premiazione del Concorso “Arte Solidale” a cui hanno partecipato con due elaborati le classi 2C e 2B del nostro Liceo Artistico Apolloni coordinate dalla Prof.ssa Nadia Falasconi.
“Un mondo solidale e inclusivo contro ogni forma di violenza”
Titolo dell’opera “SIAMO P’ARTE” elaborato della classe 2C Liceo Artistico Apolloni di Fano aprile 2024 tecnica: grafite, matite colorate e pennarelli su carta misure complessive: cm 120 x 66 ( composta da 10 cartelli da cm 24 x 33)
L’elaborato proposto da noi studenti della 2C del Liceo Artistico Apolloni di Fano, vuole trasmette un messaggio visivo di solidarietà, inclusione e collaborazione tramite l’unione delle nostre mani che compongono la parola “SIAMO P’ARTE”, nata dalla riflessione sugli argomenti proposti dal concorso e dopo l’incontro con l’associazione Piattaforma Solidale.
La nostra idea per il concorso è nata dalla riflessione intorno alla parola “violenza” e da tutti i tipi di criticità che essa contiene. Spesso la violenza è legata alla mancanza di dialogo, alla scarsa capacità di confrontarsi e di accettare pensieri diversi dai propri.
Il nostro progetto non vuole sottolineare visivamente la violenza, anzi, l’esatto contrario. Promuove infatti il senso di unione e di fratellanza che dovrebbe esserci tra le persone nel mondo, senza distinzioni e senza erigere muri; ognuno di noi dev’essere libero di dar voce alla propria sensibilità senza essere aggredito ma accettato nelle nostre diversità le quali, ci rendono unici. L’idea è nata inizialmente da delle semplici parole scritte su un foglio che per noi significavano unione, solidarietà ed inclusione. Così abbiamo deciso di rappresentare una scritta: “SIAMO P’ARTE”, le cui lettere sono formate dall’unione delle nostre mani. La particolarità principale di questa scritta è che tra la P e la A di “parte”, c’è un apostrofo che crea un gioco di parole isolando la parola “arte”. Abbiamo deciso di inserire quest’apostrofo proprio perché il nostro scopo era quello di rappresentare l’unione attraverso l’arte; anche le mani infatti sono strette tra loro da un solido legame.
Ogni lettera è inserita in un foglio che ricorda graficamente l’abecedario visito; ogni lettera presenta anche una parola che inizia con quella lettera, che per noi ha un valore.
Ognuno di noi aveva il compito di disegnare la propria mano a grafite con alcuni particolari colorati a matite colorate; abbiamo lavorato insieme, dato che per fare una lettera servivano due o più mani.Sia dal punto di vista organizzativo, sia nella realizzazione del progetto, all’interno della classe c’era unione e solidarietà. Ognuno rispettava le idee dell’altro e c’era un clima di tranquillità ed interesse nei confronti dei propri ed altrui elaborati ed idee. Abbiamo imparato sia a lavorare con gli altri che a comprendere quanti traguardi si possono raggiungere rispettandosi e aiutandosi.
Titolo dell’opera “DIAMOCI UNA MANO” elaborato della classe 2B Liceo Artistico Apolloni di Fano aprile 2024 tecnica: grafite, matite colorate e pennarelli su carta misure complessive: cm 100 x 150
L’elaborato artistico creato da noi studenti della 2B del Liceo Artistico Apolloni di Fano, vuole trasmette un messaggio di solidarietà contro ogni tipo di violenza tramite l’unione delle nostre mani, le quali, sostenendosi, formano un albero: un tronco costruito con le mani di noi ragazzi sovrapposte; mentre alcune mani sporgono dal tronco ad indicare i “rami” dell’albero che accolgono, le due più alte tengono in mano un cerotto in un gesto di cura che genera nuova vita (un rametto appena germogliato e in fiore). Un albero vitale che ha le sue radici in un unico mondo solidale. Cercando tutti insieme un’idea valida e soprattutto alla portata delle capacità di tutti (compresi i ragazzi con disabilità che fanno parte della classe), abbiamo lavorato prima di tutto sul concetto che volevamo comunicare: piuttosto che rappresentare la violenza portando un’immagine negativa, abbiamo preferito rappresentare la non-violenza, e quindi l’integrazione, l’inclusività e l’unione. L’obiettivo era creare un’immagine che rappresentasse come ci si possa aiutare tra di noi nelle difficoltà, includere, sostenere, proteggere, accettare, rispettare, capire. Simboli di queste azioni sono quindi le posizioni delle mani ma anche la loro diversità e unicità, disegnate con le matite a grafite e a colori, ognuno con il proprio stile e con le proprie caratteristiche. Le mani che accolgono e sorreggono, rappresentano la volontà di aiutarsi e mostrano la strada per il cambiamento: se CI DIAMO UNA MANO, nessuno sarà mai solo. In classe, durante il lavoro, abbiamo sperimentato la solidarietà e la collaborazione ma soprattutto imparato a lavorare collettivamente, ognuno esponendo le proprie opinioni: è importante potersi confrontare con diverse idee, perché da queste si possono trarre insegnamenti. Questa esperienza ha unito il gruppo classe, ci ha insegnato a ragionare non solo per noi stessi ma anche per gli altri. Ognuno di noi ha un ruolo di responsabilità in mezzo ad altre persone, perché in una società nessuno dovrebbe essere da solo; se non c’è comunicazione né tolleranza, molti problemi, anche banali, rimangono inutilmente irrisolti e nascono conflitti e violenze. Se invece ognuno si impegna ad accettare un compromesso e a venire incontro alle esigenze di qualcun altro, con rispetto, riusciamo tutti a vivere meglio. Il concorso ha dato agli studenti la possibilità di vivere personalmente l’importanza di appartenere ad un gruppo solidale, di sentirsi accolti e di aiutarsi gli uni con gli altri. L’elaborato finale non è solo un risultato grafico ma il frutto di un lavoro svolto davvero con unione e solidarietà. Tutti noi (la scuola, i docenti e gli studenti) siamo grati a questo concorso per averci donato un’occasione di sensibilizzazione e di formazione con elaborazione di un pensiero critico in una personale espressione artistica.