Sul palco del cinema Politeama di Fano, pochi giorni fa è andato in scena il musical del Piccolo Principe, alla cui realizzazione hanno collaborato anche le alunne della sezione di scenografia della 3C del Liceo Artistico Apolloni. Gli elementi scenografici sono stati prodotti nel laboratorio della scuola, dove le alunne guidate dal professor Giorgio Cassoni hanno costruito: i tre vulcani usati per ricreare l’ambientazione del pianeta nativo del Piccolo Principe; il lampione utilizzato per scandire i ritmi del giorno e della notte del minuscolo pianeta su cui fa tappa il protagonista; e infine il pozzo servito per dissetare i protagonisti dall’arsura del deserto africano in cui l’aviatore è caduto con il suo aeroplano e di fronte al quale, alla fine della storia, i due si salutano, rinnovando il forte legame nato tra loro.
Anche la titolare dello studio 7e45 Elena Cerreti, artista poliedrica che ha contribuito allo spettacolo con la realizazione di alcuni elementi scenici è una ex studentessa del nostro Liceo Artistico.
L’adattamento del testo e le musiche inedite sono a cura di Damiano Fabbri, musicista fanese. Il giovane compositore si avvale della collaborazione di artisti e realtà locali: il pianista Riccardo Maria Ricci, i registi e attori Tommaso Ruscitti e Tommaso Rizzitelli, la cantante e attrice Silvia Moretti, il coro di voci bianche Incanto e il coro giovanile Malatestiano diretti dal Maestro Francesco Santini, le scenografie del Liceo artistico Nolfi-Apolloni e del Laboratorio 7e45, le coreografie curate dalla New Latin Academy e le illustrazioni di Cecilia Borgogelli. Collaborano all’evento le ragazze e i ragazzi dell’associazione A.G.F.I. e Masquerade by Gazzaladra. Questo spettacolo promette di trasportare grandi e piccini in un viaggio magico tra stelle e pianeti, ma dietro la semplicità delle sue parole propone riflessioni profonde sulle relazioni umane. Tutte e tutti sono invitati a riscoprire, attraverso le meravigliose musiche, illustrazioni e scenografie, che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. La sinergia tra le arti visive e sonore si unisce alla narrazione per offrire un’esperienza teatrale coinvolgente, un’occasione imperdibile carica di emozioni e significati.
(Vivere Fano.it)